A tutti auguriamo un felice e sereno Natale ! Almeno per questi giorni lasciamo da parte le problematiche fiscali e contabili! Un augurio sincero, Vincenzo & Albino
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Visualizzazione dei post da 2012
Acquisti all’estero? Allora in più dazi ed IVA! – Parte 3 ESEMPI!!!
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Poiché questa è una materia delicata vogliamo fare una importante precisazione riguardo le franchigie applicate ai beni importati. Due semplici punti: 1. Esistono due franchigie una per quanto riguarda il dazio all’importazione ed una per quanto riguarda l’Iva. 2. La franchigia da dazio è fissata in €. 150. La franchigia dall’IVA è fissata in €. 22. I valori si intendono come valori intrinsechi, cioè, il solo costo di acquisto del bene non comprensivo di spese di spedizione e di assicurazione. Se viene superato tale limite l’acquirente è tenuto al pagamento dei diritti doganali afferenti l’intero importo del valore di transazione che è dato dal prezzo del bene acquistato aumentato delle relative spese di spedizione ed assicurazione. Quindi abbiamo due valori 1. valore intrinseco = prezzo del bene 2. valore transazione = prezzo bene + spese accessorie (spedizione e assicurazione) Due piccoli esempi: 1. Acquisto di un orologio...
Cambio valuta? File dell'Agenzia delle Dogane
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Se dovete effettuare un acquisto in un paese extra UE avete anche bisogno di calcolare il relativo cambio. L'Agenzia delle Dogane e del Monopoli di Stato, mensilmente, pubblica un file inerente i valori di cambio che sono utilizzati per il calcolo ai fini dei tributi doganali. Potete consultare questo link in modo da potervi fare un'dea di quanto spenderete e soprattutto di quanto sia la reale convenienza all'acquisto.
Acquisti all’estero? Allora in più dazi ed IVA! – Parte 2
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La seconda parte del post relativo all’acquisto di beni all’estero al di fuori dell’UE. Solitamente sentiamo parlare dell’Agenzia delle Entrate che è una delle tre agenzie del Ministero dell’Economia e delle Finanze con funzioni di gestione, accertamento e contenzioso riguardo i tributi. Quando andiamo “al di là” e ci occupiamo di dazi e qualsiasi cosa concernente le dogane ci troveremo allora nell’ambito di applicazione amministrativa dell’altra agenzia, l’Agenzia delle Dogane e del Monopoli (l’altra agenzia è quella denominata Agenzia del Territorio). Vedremo prima in maniera generale come effettuare l’operazione di ricerca della famosa “x” e avere un’idea di quanto alla fine andremo a pagare. Faremo, poi, degli esempi per farvi vedere come fare. In ogni caso ci teniamo a ripetere che quest’operazione serve solo ad avere un’idea generale di quello che potremmo pagare, perché vi sono numerosi casi che vanno “studiati” in maniera più approfondita Vediamo ora come qua...
Acquisti all'estero? Allora in più dazi ed IVA! – Parte 1
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Con la globalizzazione e l’apertura dei mercati è sempre più frequente il ricorso all’acquisto in paesi dove il prezzo è più basso. Nel periodo poi delle feste Natalizie di solito i consumi aumentano (tasse permettendo) e molti guardano “ al di là del proprio naso” nella speranza e nella convinzione di pagare un po’ di meno. Non è sempre così purtroppo ! Come, infatti, esiste una legislazione impositiva per i beni prodotti nel nostro paese, esiste anche per i beni che vi entrano anche se prodotti all’estero. Possiamo schematizzare la cosa in questo modo: 1. beni prodotti in Italia = prezzo del bene + spedizione 2. beni prodotti in UE = prezzo del bene + spedizione 3. beni prodotti fuori UE = prezzo del bene + spedizione + x Per cosa sta’ questa x? Questa x sta’ per: 1. dazi 2. Iva 3. Diritti spedizione corriere/posta Non tutti i beni che vengono acquistati all’estero devono sottostare a questa “x”. Infatti possiamo, in linea generale, seguir...
Sbagliato il versamento Imu? Di più? Di meno? Come fare!
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Ormai il versamento del saldo IMU 2012 è alle porte – scadenza 17.12.2012. Inizialmente prevista per l’anno 2014 limitatamente agli immobili diversi dall'abitazione principale – art. 8 del D.Lgs. 23/2011, l’entrata in vigore per quest’anno dell’imposta municipale propria ha portato all'inizio un po’ di confusione, sia per quanto riguarda la determinazione della base imponibile, sia riguardo le modalità di versamento (acconto – saldo con possibilità di aliquote differenziate), almeno per quest’anno. Come risultanza molti contribuenti si sono trovati ad aver, per errore, versato una maggiore imposta od una minore imposta dovuta. Cosa fare adesso? Analizziamo i due casi: 1. Abbiamo versato di più : Se abbiamo versato un’imposta maggiore di quanto in realtà dovuto non rimane che richiedere un rimborso all'Ufficio preposto del Comune attraverso la presentazione di una Istanza di Rimborso . E’ da evitare assolutamente “il fai da te” inteso ...
Omessa dichiarazione? Che succede?
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Il diritto tributario nel nostro ordinamento prevede la partecipazione attiva del contribuente, non solo attraverso il versamento delle imposte dovute, ma anche attraverso la presentazione di dichiarativi. Le dichiarazioni che il contribuente deve inviare sono diverse come diverse sono le situazioni in cui il contribuente come soggetto può venirsi a trovare. In questo senso, infatti, non tutti i contribuenti inviano le medesime dichiarazioni. Soggetti che hanno un attività commerciale, ad esempio una ditta individuale, a livello tributario presenteranno la dichiarazione dei redditi e la dichiarazione IVA. Un pensionato, con redditi aggiuntivi derivanti da case in affitto, presenterà solamente la dichiarazione dei redditi…e così via. Quando si ha omessa dichiarazione? In teoria per omessa dichiarazione si intende quella non presentata entro il termine aggiuntivo dei 90 gg dalla scadenza originaria. Nel gergo però si parla di omessa dichiarazione anche quando ci troviamo nel te...
Un piccolo esempio di calcolo del saldo IMU
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Abbiamo considerato il caso di un nucleo familiare composto da due persone, marito e moglie, senza figli. Il marito e la moglie, in comunione dei beni, hanno egual diritto di proprietà sull'immobile . La rendita di questo ipotetico immobile, abitazione principale del nucleo familiare, è considerata pari ad €. 553,90. L’aliquota del saldo – prima abitazione- è considerata allo 0.6 mentre quella dell’acconto è considerata pari a 0,4. Per esigenza di semplicità useremo la seguente notazione: I_s= IMU dovuta a saldo I_1 = Rendita catastale x rivalutazione x moltiplicatore x aliquota IMU deliberata x percentuale di possesso I_2 = detrazione spettante per l’abitazione principale I_a = acconto versato a giugno Per il calcolo del saldo IMU dobbiamo tenere presente la struttura di calcolo utilizzata per l’acconto e l’acconto che abbiamo versato precedentemente. Calcolo del saldo Per il calcolo del saldo dovuto seguiam...
Detrazione? Deduzione?...ma che differenza c’è?
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Spesso si sente parlare di detrazione e di deduzione. Ancora più spesso ci si confonde, e a volte consideriamo sinonimi parole che non lo sono. Del resto se cerchiamo di fare un’analisi etimologica della due parole, possiamo solo notare che, deduzione deriva dal latino de-ducere , che significa trarre da, mentre detrazione deriva dal latino detrahere , che significa togliere via. Hanno lo stesso significato? Si e no! Nel senso che deduzione si riferisce a somme che vengono sottratte dal reddito imponibile, dal reddito lordo, prima che venga applicata l’imposta. Detrazione si riferisce a somme che vengono sottratte dall’imposta lorda per ottenere l’imposta netta. Si potrebbe, quindi, considerare la deduzione e la detrazione, come operazione di sottrazione ante imposta lorda e post imposta lorda. Un piccolo esempio : Se il reddito imponibile del contribuente è di €. 10.000, ed ha deduzioni per €. 1000, allora il suo reddito ante imposte diviene di €. 9.000. Calcolando l’i...
Non dobbiamo aspettare più le cartelle di Equitalia?
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Precedentemente al 01.10.2011 gli avvisi di accertamento emessi dall'Agenzia delle Entrate erano degli atti impositivi che l’amministrazione finanziaria notificava al contribuente per fargli conoscere la pretesa tributaria a seguito di un’attiva di controllo sostanziale. Se l’avviso notificato non era seguito da un’azione del contribuente (accettazione, richiesta, contraddittorio, ricorso ) le somme in esso riportate, successivamente, venivano iscritte a ruolo e partiva la cartella esattoriale tramite Equitalia – Agente per la riscossione. Il D.L. 78/2010 ha sancito l’esecutività degli avvisi di accertamento. Cosa significa? Significa che adesso gli avvisi di accertamento oltre ad avere natura impositiva hanno natura esecutiva il che permette la riscossione di quanto richiesto trascorsi 60 gg dalla notificazione dell’avviso senza la preventiva notificazione della cartella di pagamento, potendo così procedere, all'espropriazione forzata. I termini ...
Non l’hai distrutto? Allora ci ha guadagnato!
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E’ in sostanza questo il ragionamento che l’amministrazione finanziaria segue nel caso di beni che il contribuente dichiara di aver distrutto senza gli adempimenti necessari. Infatti la distruzione dei beni dell’impresa che non risultano più necessari, o obsoleti, o addirittura che sono stati rubati, vanno denunciati secondo una precisa procedura al fine di non considerarli semplicemente come ceduti, e quindi, come beni che hanno determinato un profitto non dichiarato allo Stato. Gli adempimenti necessari sono stati chiariti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con la Circolare ministeriale 23.07.98 n. 193/E . Ad opera, invece, del Decreto Sviluppo è stata disposto un adeguamento monetario in relazione alle procedure semplificate di distruzione dei beni portando ad €. 10.000,00 l’ammontare del costo massimo dei beni la cui distruzione può essere provata dal contribuente – imprenditore con dichiarazione sostituiva.
Redditest! E adesso voi controllate se potevate permettervelo!!!!!
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Il redditometro è uno strumento dell’amministrazione finanziaria che, in sostanza, valuta se le spese effettuate dal contribuente sono conformi al reddito dichiarato. Tecnicamente, il redditometro, è un accertamento sintetico di tipo induttivo volto alla determinazione indiretta del reddito, basta sulla capacità di spesa dello stesso. Tale operazione viene effettuata mediante un calcolo basato su alcuni indicatori di capacità contributiva. Al redditometro, segue avviso di accertamento, nel caso in cui vi siano uno scostamento tra reddito dichiarato e reddito indirettamente determinato di 1/5. A questo punto? … A questo punto spetta al contribuente dimostrare che determinate voci di spesa sono state possibile, considerando il reddito dichiarato, in quanto la spesa derivava da fonti esterne lecite, che hanno permesso allo stesso di effettuarle. Oggi, 20.11.2012, l’Agenzia delle Entrate da il via ad un particolare strumento il Redditest , che può essere considerato, come un re...
E se sbagliamo?...Ravvediamoci!!!
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A volte non vengono pagate tutte le imposte dovute. Ciò può capitare per diversi motivi, e cosa più importante, può derivare da un atto volontario, la volontà di non pagarle, o involontario, un errore di calcolo, una dimenticanza, una sbagliata conoscenza dell’argomento. Non pagare i tributi dovuti, volontariamente, al fine semplicemente di eludere lo Stato, e goderseli in modo diverso, è certamente da condannare; E’ invece triste pensare, che alcune volte, a livelli minimali di reddito, momentaneamente non si hanno i soldi, per corrispondere quanto dovuto allo Stato. Il legislatore ha inteso premiare il comportamento del contribuente, che spontaneamente, decide di porre rimedio all'omissione di versamento di imposta dovute, con l’introduzione nel nostro ordinamento tributario, di un istituto deflattivo denominato Ravvedimento Operoso . Il ravvedimento operoso ,è stato introdotto, con l’ art. 13 del D.Lgs. 472/97 recante disposizioni generali in mate...
Minor reddito rispetto alla media del settore? Forse ci si è ammalati!...
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L’accertamento effettuato dall'amministrazione finanziaria deve, sempre, tenere conto, non solo della realtà lavorativa considerata, ma anche, di tutti i fattori esterni, e soprattutto ambientali, che la determinano e qualificano. A volte, minori redditi dichiarati rispetto alla media nazionale, non significano per forza, maggiore evasione, ma anche semplicemente, maggiori problemi o forse, ancora, un calcolo di base sbagliato. Nelle ricostruzioni, infatti, bisogna tenere presente dei periodi non solo di ferie del contribuente, ma anche dei periodi di malattia, di tutti quei periodi, insomma, che il contribuente non ha lavorato. Non si può, sempre, prendere in esame l’intero anno solare, e costruire così, in un’ipotetica realtà, le ore che hanno determinato l’effettivo guadagno. Del resto il lavoro scarseggia, e a volte, ci si mettono anche i problemi di salute. Inoltre, devono essere considerati prezzi presi a riferimento dell’anno in esame non si possono, inf...