Acquisti all’estero? Allora in più dazi ed IVA! – Parte 3 ESEMPI!!!
Poiché
questa è una materia delicata vogliamo fare una importante precisazione
riguardo le franchigie applicate ai beni importati. Due semplici punti:
1.
Esistono due franchigie una per quanto riguarda il dazio all’importazione ed
una per quanto riguarda l’Iva.
2.
La franchigia da dazio è fissata in €. 150.
La
franchigia dall’IVA è fissata in €. 22.
I
valori si intendono come valori intrinsechi, cioè, il solo costo di
acquisto del bene non comprensivo di spese di spedizione e di assicurazione.
Se
viene superato tale limite l’acquirente è tenuto al pagamento dei diritti
doganali afferenti l’intero importo del valore di transazione che è dato dal
prezzo del bene acquistato aumentato delle relative spese di spedizione ed
assicurazione.
Quindi
abbiamo due valori
1.
valore intrinseco = prezzo del bene
2.
valore transazione = prezzo bene + spese accessorie (spedizione e
assicurazione)
Due
piccoli esempi:
1.
Acquisto di un orologio in un paese extra EU del valore di €. 180, di cui €. 33
di spedizione e assicurazione.
In
questo caso il bene è in franchigia da dazio ma non da IVA.
2.
Acquisto di un paio di calzature da ginnastica extra EU del valore di €. 29, di
cui €. 9 di spedizione e assicurazione.
In
questo caso il bene è in franchigia da dazio e da IVA.
Esempio 1 – Orologio -CINA
Nel nostro esempio prendiamo in considerazione l’acquisto
di un orologio placcato in argento con indicatore meccanico del costo, compreso
di spedizione, di €. 230 proveniente dalla Cina.
Arriviamo alla pagina per effettuare la ricerca.
Scegliamo ad esempio come oggetto orologio. Se inseriamo la parola orologio non
succede niente allora proviamo con orologi. A questo punto abbiamo una serie di
risultati.
I primi codici
che appaiono sono (ne riportiamo solo alcuni in quanto la ricerca ha dato come
risultati codici per due pagine):
8542
Circuiti integrati elettronici
9101
Orologi da polso, da tasca e simili (compresi i contatori di tempo degli stessi
tipi), con cassa di metalli preziosi o di metalli placcati o ricoperti di
metalli preziosi
9102
Orologi da polso, da tasca e simili (compresi i contatori di tempo degli stessi
tipi) diversi da quelli della voce 9101
……………………………………………………………………………………………………………………
2.Scegliamo ad esempio il codice 9101 poiché il nostro
orologio dell’esempio e fatto con metalli placcati
Cliccando sul codice scelto ci appare un’ulteriore
schermata con ulteriori codice e specificazioni. Riportiamo prime:
9101 1100 00 solamente con indicatore meccanico
9101 1900 00 altri
…………………. ………
Scegliamo quello che si riferisce al nostro caso, e
quindi nell’esempio, il primo.
3. A questo punto, cliccando sul codice scelto si aprirà
una seconda finestra, cliccando nuovamente su misure e pesi a lato sinistro, ci troveremo in un’altra pagina dove dobbiamo, a
questo punto, inserire solo la data ed il paese dove parte il nostro “bene”,
nell’esempio consideriamo la Cina.
4. Ci appare adesso un’ulteriore schermata con vari
riferimenti.
Nella sezione importazione al rigo due troviamo:
Dazio paesi terzi (ERGA OMNES): 4.5 MIN 0.3 EURO/p/st/
MAX 0.8 EURO/p/st
Mentre nella sezione IVA al primo rigo troviamo
Imposta Valore Aggiunto (TUTTI): 21
5. Procediamo al calcolo
Valore merce = €. 230
Dazio = 0.8
Iva = (320+0,8)*21% = 48,46
6. Aggiungendo al calcolo di cui sopra le spese per lo
sdoganamento applicate dalle Poste Italiane, nel nostro caso€. 5,50, si ha che:
Per un orologio placcato in argento con indicatore
meccanico proveniente dalla Cina del costo complessivo originario di €. 230,
pagheremo (mediamente) €. 285.
Quindi €. 45 in più.
Questo esempio si riferiva chiaramente ad un bene che non
presentava “caratteristiche sanitarie”. In quanto, per alcuni beni, con ad
esempio trucchi, bisogna anche compilare un modulo amministrativo di carattere
sanitario. Infatti le legislazioni sanitarie non sono omogene
internazionalmente.
Bisogna, poi sempre considerare, quali beni possono
essere importati e quali no nel nostro paese prima di trovarci di fronte a
problematiche a volte non risolvibili.
Esempio 2 – Scarpe - USA
Prendiamo adesso in considerazione l’esempio
dell’acquisto negli USA di un paio di scarpe da ginnastica del valore di €. 40 comprensivo delle spese venduto da privato.
Arriviamo alla pagina per effettuare la ricerca. Se
inseriamo la parola scarpa non succede niente. Se inseriamo scarpe appaiono si
dei risultati ma non certamente quelli che potrebbero far pensare a calzature.
Proviamo, quindi, con calzature.
I primi codici
che appaiono sono (ne riportiamo solo alcuni in quanto la ricerca ha dato come
risultati codici per due pagine):
3405
Lucidi e creme per calzature, encaustici, lucidi per carrozzerie
…………………………………………………………….
6404
Calzature con suole esterne di gomma, di materia plastica, di cuoio naturale o
ricostituito con tomaie di materie
tessili
……………………………………………………………
2.Scegliamo ad esempio il codice 6404. Come potete vedere
anche inserendo la parola chiave che ci serve possiamo trovare risultati che
possono essere un po’ lontani da quello cercato.
Cliccando sul codice scelto ci appare un’ulteriore
schermata con ulteriori codice e specificazioni. Riportiamo prime:
6404 1100 00 calzature per lo sport; calzature da tennis,
da pallacanestro, da ginnastica, da allenamento e
Calzature simili.
6404 1910 00 pantofole ed altre calzature da camera
…………………. ………
Scegliamo quello che si riferisce al nostro caso, e quindi
nell’esempio, il primo.
3. A questo punto, cliccando sul codice scelto si aprirà
una seconda finestra, cliccando nuovamente su misure e pesi a lato sinistro, ci troveremo in un’altra pagina dove dobbiamo, a
questo punto, inserire solo la data ed il paese dove parte il nostro “bene”,
nell’esempio consideriamo la Cina.
4. Ci appare adesso un’ulteriore schermata con vari
riferimenti.
Nella sezione importazione al rigo due troviamo:
Dazio paesi terzi (ERGA OMNES): 16.9
Mentre nella sezione IVA al primo rigo troviamo
Imposta Valore Aggiunto (TUTTI): 21
5. Procediamo al calcolo
Valore merce = €. 40
Dazio = 6.6
Iva = (40+6,6)*21% = 9.78
6. Aggiungendo al calcolo di cui sopra le spese per lo
sdoganamento applicate dalle Poste Italiane, nel nostro caso€. 5,50, si ha che:
Per un paio di scarpe da ginnastica provenienti dagli USA
costo complessivo originario di €. 40, pagheremo (mediamente) €. 56.
Quindi €. 16 in più.
La franchigia di €. 45 vale solo nel caso in cui siano le
sole spese di spedizione a rientrare in quella cifra. Infatti, leggendo
attentamente la normativa, il bene in questione deve essere reso da privato a
privato in forma gratuita. Solitamente viene utilizzata la dicitura GIFT
(regalo, appunto in Inglese). Bisogna, quindi, fare molta attenzione quando vi
sono delle franchigie in quanto non è detto che si riferiscono al caso in
generale. Infatti, in questo caso si specifica che deve essere fatta come
regalo.
Invece, ad esempio, quando ci si riferisce a beni dal
valore di € 22, possono essere anche “non un regalo”, ma il valore deve essere
modico!
Esempio 3 – Abbigliamento - USA
Prendiamo adesso in considerazione l’esempio di acquisto
di un capo di abbigliamento in Cina del valore, comprensivo delle spese, di €.
19.
In questo caso, essendo la franchigia di €. 22, non sono
dovuti né dazi né l’imposta sul valore
aggiunto.
Esempio 4 – Cosmetici – HONG KONG
Questo esempio è interessante in quanto si parla di un
bene che va anche dichiarato ai fini sanitari al momento dello sdoganamento.
Consideriamo allora il caso dell’acquisto di cosmetici
per €. 31.83 con spese di spedizione e assicurazione di €. 13.24 per un totale,
quindi, di €. 45.07 effettuato il giorno x ed un secondo ordine, EFFETTUATO IL
GIORNO x+1, di €. 31.83 con spese di
spedizione e assicurazione di €. 13.24 per un totale di €. 45.07 per l’acquisto
di pennelli per il trucco provenienti entrambi da Hong Kong .
Abbiamo “complessivamente per le nostre tasche” un ordine
di €. 90.14.
Le operazioni di ricerca del codice nomenclatura e del
successivo inserimento del codice nella sezione mise e pesi per la
quantificazione dei dazi e dell’aliquota Iva sono i medesimi visti sopra.
Questi due ordine però vanno considerati in maniera
diversa. Infatti, al primo ordine che si riferisce all’acquisto di cosmetici,
non vanno applicati i dazi ma solo l’iva in quanto l’aliquota dei dazio per questa
prodotti è pari a 0. Invece, per il secondo ordine – l’acquisto dei pennelli,
dobbiamo oltre applicare l’Iva anche il dazio che ha aliquota 3.7.
Considerando poi due sdoganamenti a nostro carco abbiamo
come risultanza:
1 ordine
45.07 + (45.07*21%) = 54.53
54.53 +5.5 = 60
2 ordine
[45.07 + (45.07 * 3.7%)]*21% + (45.07+1.67) = 56.55
56.55 + 5.05 = 62
Complessivamente abbiamo speso €. 116. Il prezzo è
aumentato per tasse e sdoganamento di €. 26.39.
Questi prodotti, però, vanno dichiarati su appositi
modelli del Ministero della Salute in quanto la legislazione in termini
sanitari di alcuni paesi è sostanzialmente diversa dalla nostra. Alcuni
prodotti, infatti liberamente circolabili in quei paesi, non lo sono nel
nostro.
Dopo la compilazione e l’invio dei documenti arriveranno
i nostri “cari ordini” un po’ più pesanti per le tasse!
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