Al via il Redditometro 2013! … come funziona? e qual è la differenza con il Redditest?...
Si fa un gran
parlare ultimamente del Redditometro 2013 e delle varie voci di spesa che sono
state inserite nel paniere per il calcolo. In questo periodo di confusione,
poi, a molti non è chiaro cosa sia il Redditometro e cosa il Redditest, e alla
maggior parte sembra la stessa cosa.
Redditometro e
Redditest non sono la stessa cosa! Infatti, il Redditest è un
software da utilizzare ante dichiarazione dei redditi, mentre il Redditometro è
uno strumento di calcolo che analizza il contribuente al fine di vagliare se il
proprio tenore di vita e conforme con i redditi dichiarati.
La problematica di tali strumenti, naturalmente, risiede
nel grado di generalizzazione che se ne può fare e nell’inserimento del paniere
(per paniere in economia si intende un insieme di beni e servizi atto a
rappresentare in via generale i consumi delle famiglie in un determinato
periodo di tempo solitamente coincidente con l’anno solare) di riferimento di
beni con significato quantomeno dubbio.
Il 04.01.2013 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana, G.U. n. 3/2013, è stato pubblicato il Decreto 21.12.2012 del Ministero dell'Economia e delle Finanze contenente
gli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base dei quali può
essere fondata la determinazione sintetica del reddito. In sostanza si è dato
il via al cosiddetto Redditometro 2013 preceduto di pochi mesi (esattamente dal
20.11.2012) dal Software – Redditest che è scaricabile gratuitamente dal sito
dell’Agenzia delle Entrate.
Il decreto consta solamente di 5 articoli ma è l’allegato
A che fa riflettere quando saranno considerate nel paniere complessivo anche le
spese relative ai libri scolastici e tasse scolastiche anche degli asili nido e
delle scuole superiori e anche le spese per gli animali domestici.
Come funziona a questo punto il Redditometro? Il Redditometro
è uno strumento di accertamento del reddito di tipo sintetico. L’accertamento
di tipo sintetico è disciplinato dall’art. 38 co. 4 del DPR 600/73 (riguardo le
persone fisiche), con esso si viene a determinare il reddito complessivo
individuando elementi o fatti economici diversi dalle fonti di reddito.
Sostanzialmente l’amministrazione finanziaria va al di là di quello che il
contribuente dichiara costruendo a posteriori quello che potrebbe no avere
dichiarato attraverso il raffronto con le spese che ha sostenuto e che
potrebbero determinare un maggior reddito (nascosto).
Con il redditometro, quindi, l’attenzione dell’amministrazione finanziaria si sposta dal reddito
alla spesa! Questo è il primo punto focale dell’azione accertatrice.
Le voci di spesa considerate dall’accertamento sintetico
sono in media 100 e comprendono anche le tasse scolastiche relative agli asili
nido e le spese relative agli animali domestici!
I profili famigliari sono 11, comprensivi di coppie,
single, ecc, mentre i territori sono stati divisi in 5 fasce.
Quindi, in sintesi:
100 voci (in media)
11 famiglie tipo
5 territori
Le incongruenze verranno prese in esame quando vi è una
scarto del 20% tra entrate stimate ed ufficiali.
Il meccanismo del redditometro terrà in considerazione i
redditi prodotti nell’anno 2009 – dichiarazione anno 2010. Il contenuto induttivo
degli elementi indicativi di capacità contributiva sono distinti nelle seguenti
macro categorie:
1. Consumi
2. Investimenti
I Consumi comprenderanno le seguenti soto-voci:
i
Consumi generi alimentari, bevande,
abbigliamento e calzature
ii
Abitazione
iii
Combustibili ed energia
iv
Mobili, elettrodomestici e servizi per la
casa
v
Sanità
vi
Trasporti
vii
Comunicazioni
viii
Istruzione
ix
Tempo libero, cultura e giochi
x
Altri beni e servizi
Non siamo molto d’accordo con la scelta del paniere dei
beni, delle singole voci. Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha affermato
che non si deve preoccupare colui che non evade. Condividiamo in parte questa
affermazione...ed analizzeremo meglio l’intero aspetto!...In questi giorni
verrà approfondito di più l’argomento!
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