Fino a 200.000 euro per le imprese campane
Con una
dotazione complessiva pari a 10 milioni di euro a valere sull’azione 3.3.2 del
POR CAMPANIA FESR 2014 – 2020 – Asse III “Competitività del sistema
produttivo”, la Regione Campania ha previsto il finanziamento di interventi per
sostenere le imprese su due ambiti di intervento: Ambito 1 Sistema produttivo della cultura (dotazione 4 milioni di
euro) - Sostegno delle imprese esistenti
nel settore della cultura attraverso
processi tradizionali e loro rafforzamento – Ambito 2 Nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale
(dotazione 6 milioni di euro) – Sostegno
alle imprese che intendono fare sperimentazione tecnologica e di settore,
interfacciandosi con altri settori quali l’industria creativa, la manifattura,
l’alta tecnologia ed il turismo.
Le
agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto nella
misura massima dell’80 % delle
spese ammissibili per l’ambito 1 fino all’importo massimo di 200.000 euro, 60% delle spese ammissibili
per l’ambito 2, fino all’importo massimo di 200.000 euro se progetti proposti da consorzi/società
consortili o reti – soggetto, ovvero, 80.000 euro per progetti proposti da micro, piccole e medie
imprese. Le imprese possono
essere di nuova costituzione o già costituite. Possono presentare domanda anche
i lavoratori autonomi. Le domande vanno presentate previa registrazione sul
sistema informativo dipartimentale di Sviluppo Campania, dalle ore 10.00 del
19.09.2018 alle ore 14.00 del 01.10.2018.
Ci
concentreremo in questo post sul secondo ambito analizzandolo con una serie di brevi
domande a cui forniremo una serie di brevi risposte.
Potete
contattare lo Studio Commercialisti Associati Venosa & Volzone al seguente
indirizzo di posta elettronica per richiedere ulteriori chiarimenti e/o per
fissare un appuntamento:
studiovenosavolzone@gmail.com
E’ sicuramente
un’interessante opportunità in quanto non sono previste limitazioni anagrafiche, anche i lavoratori autonomi
possono presentare domanda ed è rivolto a nuove imprese ed imprese già
costituite – Realizzate le vostre Idee!
Qualche breve domanda & Qualche breve risposta
1. Di cosa si tratta? – La regione Campania ha previsto un
finanziamento su due ambiti di intervento a sostegno del sistema produttivo
della cultura e dei nuovi prodotti e servizi per il territorio culturale con
una dotazione complessiva di 10 milioni di euro.
2. A cosa si riferisce il secondo ambito? - Gli incentivi sono rivolti a sostenere le
imprese in riferimento a nuovi prodotti e servizi per il turismo culturale.
3. Chi può presentare la domanda? –
Possono presentare domanda le micro, piccole e medie imprese che operano nella
sfera delle produzioni dei contenuti culturali, della cultura materiale ed in
generale della attività correlate.
4. Quale formano giuridica devono possedere?
– Possono presentare domanda sia le
ditte individuali che le società (di persone, capitali), i consorzi, le società
consortili di imprese, le reti di micro, piccole e medie imprese.
5. Un lavoratore autonomo può presentare
domanda? – Si!.
6. Parliamo quindi di aziende già costituite?
– Non solo! possono presentare domanda anche le persone fisiche che intendono
costituire un’impresa o avviare un’attività professionale.
7. Un’impresa già costituita che non si trovi
in regola, momentaneamente, con il versamento dei contributi INPS può presentare
domanda? – I soggetti che presentano la domanda devono essere in regola con
le norma in materia previdenziale, assistenziale ed assicurativa, di sicurezza
dei luoghi di lavoro, di contratti collettivi di lavoro, di inserimento dei
disabili, di pari opportunità tra uomo e donna, edilizia, urbanistica e di
tutela dell’ambiente.
8. Le imprese devono avere sede legale in
Campania? – Il bando fa riferimento all’unità operativa e specifica che per
unità operativa si intende un
immobile con destinazione d’uso compatibile con l’attività del richiedente, in
cui si realizza abitualmente la propria attività ed in cui sono stabilmente
collocati i beni che vengono utilizzati per la realizzazione del progetto
imprenditoriale. Per le imprese già iscritte al Registro Imprese, l’unità
operativa deve risultare dalla visura camerale.
9. Ci sono indicazioni in riferimento al
regime di contabilità? – Si! I soggetti devono adottare un regime di contabilità
ordinario od impegnarsi ad adottarlo entra la data del provvedimento di
concessione delle agevolazioni.
10. In quale settore devono operare? – Sono
individuati i seguenti settori:
a. industrie
culturali;
b. industrie
creative;
c. imprese
che operano nei settori complementari (ad esempio sevizi per la pubblicità,
design, made in Italy, ecc.);
d. servizi
turistici.
11. Quali sono gli interventi ammissibili?
– I progetti devono riguardare le seguenti tipologie di interventi:
a. sviluppo di nuovi prodotti/servizi a sostegno
del turismo culturale realizzati in una logica di rete e che sfruttano le nuove
tecnologie;
b. valorizzazione e promozione turistica degli
attrattori culturali e naturali, della tradizione e della cultura locale;
c. rafforzamento
e potenziamento di attività tipiche locali legate all’incremento dell’offerta
collegata alla fruizione turistico – culturale.
12. La misura dell’agevolazione? – Le
agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto capitale – FONDO
PERDUTO - nella misura massima del 60% delle spese ammissibili fino all’importo
massimo di 200.000 euro per progetti proposti da consorzi/società consortili o
reti – soggetto; 80.000 euro per progetti proposti da singole micro, piccole e
medie imprese.
13. C’è un valore minimo? – Il programma
deve prevedere spese agevolabili per un valore minimo complessivo di 50.000
euro.
14. Vale al regola de minimis ? – Si! L’ammontare complessivo degli aiuti di
minore importo concessi ad una medesima impresa non deve superare i 200.000
euro nell’arco di tre esercizi finanziari.
15. Quali spese sono ammissibili ? - A titolo esemplificativo e non esaustivo
sono ammissibili spese relative a:
a. progettazioni, studi di fattibilità economico –
finanziaria e spese di fideiussione;
b. opere murarie, sistemazioni esterne ed
impiantistiche;
c. macchinari,
impianti ed attrezzature varie compresi i beni mobili;
d. programmi informatici;
e. consulenze specialistiche in tema di marketing
ed innovazione;
f. servizi di
ricerca e sviluppo.
16. Quali sono invece quelle non ammissibili?
– A titolo esemplificativo e non esaustivo non sono ammesse le seguenti spese:
a. emesse da soggetti sprovvisti di partita iva;
b. relative a scorte;
c. spese
notarili, tasse ed oneri previdenziali;
d. forfettarie;
e. inserite in fattura di importo imponibile
inferiore a 500,00 euro;
f. per
materiali di consumo;
g. canoni di locazione, fitti, energia,
telefoniche, ecc.;
h. relative all’IVA qualora recuperabile.
17. Dove è possibile visionare l’avviso e la
relativa modulistica? – E’ possibile visionare la documentazione completa
sul sito ufficiale della regione Campania: www.regione.campania.it.
18. Entro quanto tempo bisogna realizzare il progetto?
– A pena di decadenza entro 8 mesi dalla data di ricevimento del decreto di concessione
il soggetto deve dimostrare di aver realizzato almeno il 50% delle spese di
investimento ammesse a finanziamento. Entro ulteriori 8 mesi la rimanente
parte.
19. E’ possibile fissare un appuntamento per
richiedere ulteriori informazioni? –
Certo! E’ possibile fissare un appuntamento via email al seguente indirizzo
di posta elettronica: studiovenosavolzone@gmail.com
20. Ultimissima domanda, i termini? – Le
domande di agevolazione dovranno essere compilate online, accedendo, previa
registrazione al sito: http://sid2017.sviluppocampania.it, sottoscritte
digitalmente ed inviate mediante procedura telematica a partire dalle ore 10.00
del 19.09.2018 fino alle ore 14.00 del 01.10.2018.
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