Debiti - Rateizzazione fino a 120 rate! – Adesso è Legge!

Abbiamo già trattato in un nostro post la possibilità di rateizzazione delle somme dovute dal contribuente, fino ad un massimo di 120 rate, nel caso di grave crisi. La norma era contenuta nel cosiddetto “Decreto del Fare”. Nel nostro ordinamento giuridico, e lasciamo ai giuristi una migliore e precisa spiegazione, i decreti se non diventano legge, perdono i loro effetti. Questa è sostanzialmente l’informazione che ci riguarda a tal proposito, infatti, firmato il  decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze dal Ministro Saccomanni, è stato pubblicato in Gazzetta  - Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 262 del 08.11.2013  e quindi le disposizioni sono adesso legge!.  Questa conversione in legge è  davvero importante! Molti,  infatti, sono i contribuenti che non possono permettersi di pagare le somme dovute! E la cosa più triste è pensare di doversi a volte indebitare per pagare le tasse e “contribuire” al sostenimento del Paese. Speriamo che questa “possibilità” dia un po’ di respiro! Guardiamo, allora, se è cambiato qualcosa e come. Le procedure, “in queste cose”, sono importanti e vanno rispettate altrimenti si rischia di perdere il “beneficio”!
Il contribuente in oggettiva difficoltà economia può richiedere all'Agente della Riscossione la rateizzazione delle somme dovute. I piani previsti dal Decreto, ormai legge, sono essenzialmente 4, due piani di rateizzazione e due piani di proroga.
Prima di analizzare i piani ricordiamo che è necessario allegare all'istanza, da produrre per la richiesta, la certificazione ISEE del nucleo familiare.
Piani di rateizzazione – I piani di rateizzazione sono due:
1. Ordinario – rateizzazione delle somme dovute fino a 72 rate – 6 anni - Nei casi di temporanea situazione di obiettiva difficoltà.
2. Straordinario – rateizzazione delle somme dovute fino a 120 rate – 10 anni – Nei casi di comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, er ragioni estranee alla propria responsabilità.
E’ importante sottolineare che nel caso di mancata accettazione di istanza formulata per un piano straordinario, il tutto, non preclude la possibilità di ripresentare un’istanza per un piano di rateizzazione ordinario!
Piani di Proroga – I piani di proroga, come quelli di rateizzazione sono due:
1. Piano di rateizzazione in proroga ordinario – fino ad un massimo di 72 rate – 6 anni (quindi nel caso limite si parla di 12 anni) – Nei casi di peggioramento della temporanea situazione di difficoltà
2. Piano di rateizzazione in proroga straordinario -   fino ad un massimo di 120 rate – 10 anni (quindi nel caso limite 20 anni) – Nel caso di comprovata e grave situazione di difficoltà economica legata alla congiuntura per ragioni estranee al contribuente.
E’ importante sottolineare che se si è precedentemente decaduti dal beneficio della rateizzazione – mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive – non è possibile richiedere la proroga!
In sostanza, quindi, la possibilità di “usufruire” di questo maggior numero di rate, 120, dipende da questo ulteriore elemento della crisi che deve comunque accompagnare una difficoltà non dipendente dal contribuente stesso!...Di questi tempi!
La scelta iniziale del piano di rateizzazione non è vincolante, se così si può dire, nel caso di richiesta di una proroga.
Nel caso in cui il contribuente abbia beneficiato, inizialmente del piano straordinario – 120 rate – e necessitasse (ricorrendone le condizioni) di una proroga – può richiedere  anche un piano di 72 rate, invece che di 120. Vale l’inverso nel caso aveste chiesto un piano ordinario inizialmente e necessitasse, sempre ricorrendone le condizioni, di una proroga con maggiorazione del numero di rate fino a 120.
Frazionamento concedibile – L’Agente della riscossione valuta caso per  la possibilità di concedere il frazionamento richiesto ed il numero delle rate in rapporto alla rata e a delle percentuali prestabilite desumibili dall’ISEE per le persone fisiche, o da l’indice di liquidità e del valore della produzione per le imprese.
1. Per le Persone fisiche à la rata è superiore al 20% del reddito mensile di tutto il nucleo familiare
2. Per gli atri soggetti à la rata è superiore al 10% del valore della produzione e l’indice di liquidità è compreso tra 0.5 ed 1.


Abbiamo pensato a qualche domanda veloce, che richiedesse, magari, una semplice risposta veloce!
Qualche veloce domanda … Qualche veloce risposta:
Chi richiede la rateizzazione? Il contribuente (naturalmente!)
Chi la concede? L’agente della riscossione
Quante rate? A rigore letterale bisogna fare una distinzione:
1. fino a 72 rate – piano ordinario - Nei  casi di grave e comprovata temporanea difficoltà economia
2. da 73 a 120 rate – piano straordinario - Nei casi di grave e comprova difficoltà legata alla congiuntura economica per ragioni estranee alla propria responsabilità
Possibilità di proroga? Si
Quante volte si può chiedere la proroga? Una sola volta
Se peggioro posso chiedere la proroga per 120 rate anche se all’inizio ho richiesto la rateizzazione fino a 72 rate? Si (riscorrendone le condizioni e dimostrando il peggioramento)
Per i piani già accordati possono essere aumentate la rate fino a 120? Si! (ricorrendone le condizioni per il piano straordinario)
Qualche riferimento normativo? art. 19 del DPR 602/1973
Non hanno accolto l’istanza presentata per il piano di rateizzazione straordinario, posso richiedere quello ordinario? Si! (nel caso ricorrendone le condizioni)
Se non si riesce a pagare una rata si perde il beneficio? No! Si cade dal beneficio della rateizzazione nel caso di otto rate non pagate anche non consecutive (Non è questo naturalmente un invito a saltare una rata!)
Come calcolano il numero delle Quote dei piani straordinari? Il numero delle quote viene determinato in base al rapporto che intercorre tra la rata e il reddito (oppure il valore della produzione e l’indice di liquidità). A questo link potete consultare le tabelle, tabella A e B, riportate nella Gazzetta Ufficiale (Potete consultare le tabelle seguendo il link indicato sopra).


Vi lasciamo con una sola considerazione: Alle rate sono “agganciati degli interessi” e tempi più lunghi per pagare significa interessi maggiori da corrispondere! Forse anche questo … andrebbe modificato!

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